lunedì 25 maggio 2020

STEP #20

"Il giardino del dolore", Zibaldone 1826.

"Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di necessità. 

Non il genere umano solamente, ma tutti gli animali.

 Non gli animali soltanto, ma tutti gli altri esseri al loro modo. Non gl'individui, ma le specie, i

generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi.

Entrate in un giardino di piante, d'erbe, di fiori. Sia pur quanto volete ridente. 

Sia nella più mite stagion dell'anno. Voi non potete volger lo sguardo in nessuna

parte che voi non vi troviate del patimento..."

STEP #19

Utopia/distopia nel genere umano:

Il termine utopia nasce con Thomas More che per la prima volta, nel 1516, usa questa parola per delineare dettagliatamente una società ideale, posta su un'isola, dove vigono regole ferree, ma il cui obiettivo è creare un luogo giusto, equo, dove le differenze sono annullate in favore di un'equità sociale assoluta: si abolisce così la proprietà privata, le ore di lavoro sono per tutti sei al giorno e si garantisce al regno un'agricoltura e un allevamento di sussistenza, si vive in totale armonia e la cultura e la conoscenza sono alla base del quieto vivere. Ma se da un lato un'utopia è un qualcosa di così surreale e irraggiungibile, dall'altro il concetto di distopia è molto vicino a noi.


Perché l'uomo è portato ad immaginare un futuro oscuro e privo di libertà? Perché è già successo. I semi per un'involuzione sociale sono già stati piantati nella terra, in epoche diverse e con modalità diverse, ma il rogo dei libri voluto da Hitler a Berlino non fa parte di una realtà immaginata purtroppo, ma della nostra storia.
Pensiamo sempre che il genere umano si sia evoluto, di aver superato l'oscurantismo storico in cui periodicamente ci inabissiamo, ma non è così. Esso torna, come in un ciclo, e le menti più elevate osservano attonite e incredule. Il tema della distopia sarà sempre attuale.



STEP #18



Parlare di identità di genere significa presupporre una distinzione tra sesso e genere;Il sesso è determinato dalla specificità biologica e fisica che contraddistingue i maschi dalle femmine, dunque il fatto di avere caratteri sessuali tipici dell'uomo e della donna.
Il genere è invece uno stato psicologico che rispecchia il senso interiore dell'essere maschio o femmina e che ha a che fare con le differenze socialmente costruite fra i due sessi. Non basta l'appartenenza sessuale in quanto tale a definire l'essere donna o l'essere uomo, ma l'educazione, la cultura: il genere viene creato quotidianamente attraverso le costanti interazioni che l'individuo intrattiene con il suo contesto di vita.
Sesso e genere traducono le due dimensioni dell'essere donna e uomo: quella biologica e quella psicologica, sociale e culturale.
Tra i primi ad aver effettuato studi sull'identità di genere troviamo Sigmund Freud, neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, il quale, nel testo Tre saggi sulla teoria sessuale del 1905 afferma: “È indispensabile chiarire a se stessi che i concetti di maschile e femminile, il contenuto dei quali appare così privo di ambiguità all'opinione comune, appartengono alla scienza ai concetti più confusi e debbono essere suddivisi in almeno tre direzioni. Si adoperano i concetti di maschile e femminile ora nel senso di attività e passività, ora in senso biologico e infine anche in senso sociologico”.

lunedì 18 maggio 2020

#STEP 17


Androgino
Bisessualità
Categoria
Diversità
Eterosessualità
Femminismo
Genderqueer
Harem
Insieme
Lotta
Maschilismo
Natura
Omosessualità
Parità
Qualità
Razza
Specie
Travestito
Unicità
Varietà
Zibaldone

mercoledì 13 maggio 2020

STEP #16




Johann Jakob Bachofen, famoso storico e antropologo, pubblica nel 1861 quello che è considerato uno dei libri più influenti della fine del XIX sec. e degli inizi del XX sec.
Questo testo classico dell’antropologia e della storia delle religioni è basato sulla scoperta di uno stadio dell’evoluzione della civiltà, durante il quale il potere sarebbe stato in mano alle donne anziché agli uomini.

Secondo Bachofen, l’umanità si sarebbe sviluppata da una fase primordiale di promiscuità sessuale e da uno stadio matriarcale, improntato a stabilità, sicurezza e serenità per poi giungere ad una fase contrassegnata dalla vittoria del diritto maschile, o "paterno".
Inoltre Bachofen era convinto che la comprensione della posizione sociale delle donne fosse di fondamentale importanza per la comprensione della cultura in ogni epoca, soprattutto di quella più antica; egli ha creato l'assunto che "La storia della razza umana è determinata dalla battaglia dei sessi". Per quanto riguarda gli sviluppi del suo pensiero sul campo storico, il movimento delle donne negli anni '70, con la rivoluzione sessuale e il femminismo, ha trovato nelle sue idee circa la Dea-Grande Madre un input culturale e vi fu proprio in quegli anni la prima traduzione in inglese de "Il matriarcato" ad opera di autrici femministe negli USA.


"Un'opera che ha attraversato quasi tutti i campi della cultura ottocentesca e che non ha finito di essere una bibbia a cui le più svariate scuole di pensiero ancora si rifanno."
Umberto Galimberti, Il Sole 24 ore.


STEP #15

I limiti dello sviluppo di Donella Meadows è stato oggetto di studio per tanti anni da parte di scienziati, filosofi e periti in tesi probabilistiche. La tesi principale del libro è il sovraffollamento dell'uomo sul pianeta terra, infatti il tema fa da "cornice" oltre che da sfondo ad una serie di conseguenze catastrofiche (o se vogliamo profetiche) dipendenti dall' incessante crescita della popolazione.
Da quanto riportato nel libro si evince un discorso di fondamentale importanza di cui riporterò una breve sintesi: supponendo che le risorse non rinnovabili esistenti sulla terra siano il doppio di quelle che conosciamo e che quindi avremmo la possibilità di ovviare ad una brusca interruzione del consumo delle materie prime e supponendo che tutte le coppie decidano di non avere più di due figli, non si riuscirebbe comunque a bloccare l'inquinamento dovuto allo sfruttamento intensivo delle risorse non rinnovabili, causa dell' infertilità del suolo e della presenza nell'aria che respiriamo di alte percentuali di gas tossici a discapito dell'ossigeno.
Purtroppo se da un lato sono state studiate negli anni tutte queste eventuali possibilità per nulla rasserenanti, dall'altro non sono state attuate radicali misure di prevenzione e di tutela da parte delle super potenze mondiali. Il protocollo di Kyoto è sempre stato considerato un semplice pezzo di carta ed ora anche gli obiettivi prefissati nell'accordo di Parigi sembrano andare in fumo: il genere umano è ad un punto di non ritorno e ne siamo consapevoli.

giovedì 7 maggio 2020

STEP #14

Svizzera, gli elettori approvano la nuova legge contro la discriminazione: l’omofobia sarà punita penalmente come il razzismo.

In Svizzera omofobia e razzismo saranno sanzionati allo stesso modo. Le proiezioni dei risultati del referendum sull’appoggio o meno delle nuove norme in materia approvate dal Parlamento sono univoche: il 63% degli elettori ha accolto positivamente il divieto.
L’iter che ha portato gli svizzeri alle urne inizia nel dicembre 2018 quando il Parlamento ha votato per estendere la norma antirazzismo contenuta nel Codice penale (articolo 261) che mira a vietare espressamente le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale per proteggere la comunità omosessuale, bisessuale, transgender o intersessuale.

Ciò che maggiormente mi stupisce è la grande maggioranza dei voti a favore del referendum. Solitamente non siamo abituati a vedere  un distacco di 13 punti percentuali tra il "si" ed il "no"; è infatti difficile tutt'ora modificare leggi articoli del codice penale così come della costituzione sia a causa di cavilli di dubbia interpretazione, sia  perchè si ha "paura" di modificare il lavoro certosino di giuristi e legislatori del passato. 
Personalmente credo che questa sia una grande vittoria per la tutela dei diritti umani ed anche per la Svizzera, che compie un grande passo in avanti contro problemi fin troppo insiti nelle tradizioni occidentali.



STEP #13




Generatori in serie: la forza elettromotrice totale è pari alla somma delle singole differenze di potenziale dei generatori.


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   


Generatori in parallelo: la forza elettromotrice totale è pari alla differenza di potenziale di un singolo generatore. Disposti in questa maniera essi fanno in modo che il circuito non rimanga senza corrente.