sabato 28 marzo 2020

STEP #01 bis


Il termine g. (γένος) fu usato da Platone, come il termine εἵδος, per designare l’idea: il primo, infatti, riflette l’aspetto per cui essa è la stirpe, la famiglia (la comunità rispetto al singolo), il secondo riflette l’aspetto per cui essa è la figura, la forma, il tipo. Più tardi, il termine εἵδος venne sempre più presentandosi come un’estensione minore a paragone del γένος. E di qui, allora, la superiorità estensiva del g. a paragone della specie (cioè dei due termini latini, genus e species, che letteralmente traducevano i due corrispondenti greci), poi consacrata dalle classificazioni naturalistiche.


Al giorno d'oggi il dibattito sul suddetto termine si è spostato lungo una direzione bioetica e socioculturale; intendo quindi proporre alcune traduzioni odierne lasciando per alcune di esse le rispettive definizioni in lingua, al fine di poter cogliere le varie sfumature della parola.

1) Inglese. Gender,gender identity;
an individual’s self-conception as a man or woman or as a boy or girl or as some combination of man/boy and woman/girl or as someone fluctuating between man/boy and woman/girl or as someone outside those categories altogether. It is distinguished from actual biological sex.
2)Francese. Genre;
ensemble de traits communs à des êtres ou à des choses caractérisant et constituant un type, un groupe, un ensemble ; sorte, espèce. 
3)Spagnolo. Especie;
4)Cinese. 樣 .


Fonti utilizzate nella ricerca:

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