venerdì 5 giugno 2020

SINTESI FINALE STEP #24

E se volessimo racchiudere in poche righe tutto ciò che abbiamo imparato sul genere?
Il genere (dal latino genus-eris) è una tematica molto ampia ma prima ancora è una parola dalle varie sfumature di significato : essa infatti può assumere diverse accezioni a seconda del contesto in cui viene utilizzata (raggruppamento secondo un carattere comune, categoria grammaticale etc.).
Il dibattito sul genere ha attraversato diverse realtà rimanendo sempre attuale, a partire dalle civiltà antiche per poi accendersi nell'età medievale fino ad arrivare ai giorni nostri con la sensibilizzazione sul tema da parte dei mass-media.
E' stato inoltre analizzato il concetto secondo cui il genere non sia solo un elemento di differenziazione biologica tra specie, bensì uno stato psicologico che rispecchia il senso dell'essere maschio o dell'essere femmina e, a tal proposito, si è parlato di riforme in campo politico di paesi europei come la Svizzera che ha dichiarato l'omofobia punibile penalmente come il razzismo.
Durante questo percorso sono stati messi in luce evidenti analogie sul concetto sotto indagine fra discipline che "viaggiano su una stessa direzione" quali l'arte, la mitologia e la letteratura; ad esempio se prendiamo l'accezione di generare inteso come "creare" si evince il parallelismo tra la prima operetta morale di Leopardi, la teoria cosmogonica e l'affresco di Raffaello Sanzio. 
Infine, ragionando su quest'ultima sfumatura del termine, abbiamo colto una visione distopica del genere umano sotto due aspetti principali: la  ciclicità della storia (la quale insegna che per quanto l'uomo si sia evoluto esso tenda sempre ad involversi con conseguenze catastrofiche in campo sociale) ed una mancata prevenzione in ambito ambientale (causa di squilibri che potrebbero portare all'estinzione dell'uomo sulla terra).

lunedì 1 giugno 2020

STEP #22

RIGHTS


Episodio 1 

Il giovane Fin Brown, un liceale di 16 anni di ritorno dalle vacanze estive, affronta il primo giorno di scuola assieme al suo migliore amico Alex, un ragazzo gay dichiarato. Fin, ancora vergine, viene a sapere dall'amico che quasi tutti gli studenti del campus hanno avuto delle esperienze sessuali durante l'estate, rendendosi conto di essere ancora parecchio inesperto rispetto ai propri coetanei. Il ragazzo, inoltre, ha delle serie difficoltà a relazionarsi con le ragazze e, come se ciò non bastasse, ogni volta che percorre la strada per andare a scuola, si trova a passare davanti la casa di Evelin che puntualmente lo saluta e cerca di scambiare due parole con lui. Il primo giorno di lezione ha inizio e subito si formano i gruppi all’ interno della classe di Fin: a ricreazione tutti iniziano a raccontare le proprie avventure estive. Dopo che Dan, il più bello del liceo, ha fatto sfoggio delle sue esperienze viene il turno di Fin che, visibilmente in imbarazzo, è “salvato” dal suono della campanella che indica la fine della ricreazione… 

Episodio 2 

…la giornata però non è ancora finita e all'uscita il bello/bullo Dan ed i suoi tirapiedi incalzano Fin ed Alex con domande scomode che inducono i due a salire in fretta sulle bici e a dileguarsi. Come inizio dell’anno scolastico non è stato il massimo per i due amici che, una volta a casa, decidono di inventarsi una storia credibile in modo da non essere ulteriormente presi di mira. Dal giorno seguente Fin e Alex fingono di essere una coppia, sperando che le beffe dei compagni di classe possano cessare; purtroppo per loro non è così, dal momento che ciò diventa oggetto di ulteriori prese in giro. Intanto Evelin decide di cambiare scuola e di iscriversi anche lei alla Middle’s High School e subito scopre di alcuni scherzi di cattivo gusto ai danni di Fin. Evelin, infastidita da questi comportamenti infantili, difende lui e l’amico con tutta se stessa ma Fin non ne comprende il motivo. 

Episodio 3 

Con il passare dei mesi, anche grazie all’aiuto di Evelin, la situazione sembra essersi stabilizzata: Alex e Fin non vengono più scherniti dai compagni fatta eccezione per qualche risatina nei corridoi. Purtroppo però superato un ostacolo se ne presenta un altro: Fin capisce di essersi innamorato di Evelin e per questo si chiude in se stesso. Alex, che non riesce più a fingere di essere il fidanzato di Fin, gli suggerisce invano di parlarle…ma è la ragazza a compiere il primo passo riuscendo a far aprire Fin nei suoi confronti. I due parlano, ormai Evelin è al corrente della messa in scena ideata dai due amici, e decidono di fidanzarsi tenendo segreta la loro relazione. Un giorno però, credendo di non esser visti, Evelin e Fin si scambiano un bacio che viene immortalato e la foto fa il giro della scuola. La verità è sulla bocca di tutti e Alex, tira un sospiro di sollievo: in quei mesi aveva conosciuto un ragazzo di un’altra scuola ed ora può finalmente essere se stesso, sperando che situazioni di questo genere non accadano nella sua vita “reale” e privata.

STEP #21


E' giusto che uomini e donne siano tutelati allo stesso modo?
Ormai questa la consideriamo una domanda retorica a cui rispondiamo di default "Sì!".
Ma è realmente così? Purtroppo no, prendiamo ad esempio la carriera lavorativa delle donne: anche se i recenti dati Istat di gennaio 2020 sul mercato del lavoro hanno evidenziato una crescita dell'occupazione femminile di circa 35000 unità rispetto ad ottobre 2019, il cosiddetto "gap retributivo di genere" resta ancora considerevole. Ad oggi il tasso occupazionale delle donne è il 49.5% a fronte del 67.6% degli uomini e benché la nostra Costituzione garantisca a parità di lavoro la stessa retribuzione, questa situazione è disattesa. 
Ciò è dovuto soprattutto alla mentalità del generico datore di lavoro fin troppo utilitaristica (secondo cui la produttività e lo sviluppo di carriera sono valutati in base all' onnipresenza sul luogo di impiego) che porta, a parità di curriculum, esperienze lavorative ed età ad assumere dipendenti uomini anziché donne.
Come già anticipato, il governo italiano si sta impegnando per far si che che questo divario occupazionale diminuisca fino a scomparire, ma la strada è ancora lunga.

lunedì 25 maggio 2020

STEP #20

"Il giardino del dolore", Zibaldone 1826.

"Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di necessità. 

Non il genere umano solamente, ma tutti gli animali.

 Non gli animali soltanto, ma tutti gli altri esseri al loro modo. Non gl'individui, ma le specie, i

generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi.

Entrate in un giardino di piante, d'erbe, di fiori. Sia pur quanto volete ridente. 

Sia nella più mite stagion dell'anno. Voi non potete volger lo sguardo in nessuna

parte che voi non vi troviate del patimento..."

STEP #19

Utopia/distopia nel genere umano:

Il termine utopia nasce con Thomas More che per la prima volta, nel 1516, usa questa parola per delineare dettagliatamente una società ideale, posta su un'isola, dove vigono regole ferree, ma il cui obiettivo è creare un luogo giusto, equo, dove le differenze sono annullate in favore di un'equità sociale assoluta: si abolisce così la proprietà privata, le ore di lavoro sono per tutti sei al giorno e si garantisce al regno un'agricoltura e un allevamento di sussistenza, si vive in totale armonia e la cultura e la conoscenza sono alla base del quieto vivere. Ma se da un lato un'utopia è un qualcosa di così surreale e irraggiungibile, dall'altro il concetto di distopia è molto vicino a noi.


Perché l'uomo è portato ad immaginare un futuro oscuro e privo di libertà? Perché è già successo. I semi per un'involuzione sociale sono già stati piantati nella terra, in epoche diverse e con modalità diverse, ma il rogo dei libri voluto da Hitler a Berlino non fa parte di una realtà immaginata purtroppo, ma della nostra storia.
Pensiamo sempre che il genere umano si sia evoluto, di aver superato l'oscurantismo storico in cui periodicamente ci inabissiamo, ma non è così. Esso torna, come in un ciclo, e le menti più elevate osservano attonite e incredule. Il tema della distopia sarà sempre attuale.



STEP #18



Parlare di identità di genere significa presupporre una distinzione tra sesso e genere;Il sesso è determinato dalla specificità biologica e fisica che contraddistingue i maschi dalle femmine, dunque il fatto di avere caratteri sessuali tipici dell'uomo e della donna.
Il genere è invece uno stato psicologico che rispecchia il senso interiore dell'essere maschio o femmina e che ha a che fare con le differenze socialmente costruite fra i due sessi. Non basta l'appartenenza sessuale in quanto tale a definire l'essere donna o l'essere uomo, ma l'educazione, la cultura: il genere viene creato quotidianamente attraverso le costanti interazioni che l'individuo intrattiene con il suo contesto di vita.
Sesso e genere traducono le due dimensioni dell'essere donna e uomo: quella biologica e quella psicologica, sociale e culturale.
Tra i primi ad aver effettuato studi sull'identità di genere troviamo Sigmund Freud, neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, il quale, nel testo Tre saggi sulla teoria sessuale del 1905 afferma: “È indispensabile chiarire a se stessi che i concetti di maschile e femminile, il contenuto dei quali appare così privo di ambiguità all'opinione comune, appartengono alla scienza ai concetti più confusi e debbono essere suddivisi in almeno tre direzioni. Si adoperano i concetti di maschile e femminile ora nel senso di attività e passività, ora in senso biologico e infine anche in senso sociologico”.